Il Gilet e le evoluzioni della moda

Il gilet e le evoluzioni della moda che lo hanno condotto ai giorni nostri

 

Il gilet e le evoluzioni della moda  che lo hanno condotto ai giorni nostri, attraverso i secoli adattandosi alle diverse tendenze.

Parecchie collezioni per l’estate 2024 e per il prossimo autunno inverno prendono spunto dai classici che hanno fatto storia e il gilet riappare  in diverse versioni

 

La storia del costume ci tramanda l’importanza che i dettagli hanno rivestito nel corso degli anni

Il gilet ha attraversato i secoli adattandosi alle diverse tendenze di ciascun periodo evidenziando  le classi sociali.

Ogni epoca ha contribuito con nuovi elementi, che rappresentano una fonte illimitata di ispirazione ancora ai giorni nostri.

Reinterpretare particolari di altri tempi non è certo facile,  ma la magia della moda consente rielaborazioni  con particolari del passato adattatati  alle tendenze attuali

La storia del gilet risale al 1660, quando nasce come indumento per l’abbigliamento maschile, in versione lunga al ginocchio  da indossare sopra la calzamaglia  (Justaucorps).

Il 1700 L’indumento progressivamente si evolve e nel primo settecento  il gilet si accorcia  fino al bacino, assume un ruolo di primo piano  diventando  un capo  distintivo per la corte francese, diventa elaborato e ricco  di decorazioni  e passamanerie la sua funzione estetica supera quella pratica. Dal 1750 al 1800  il gilet segue lo stile neoclassico, lo storico cambiamento della moda maschile, che toglie all’uomo preziosità,  gioielli e qualunque  accenno alla grazia cortigiana.

L’evoluzione proseguì dal 1800  e 1900 quando LORD BRUMMEL si immedesimò nell’icona della moda nell’Inghilterra e semplificò  le fogge eleggendo il gilet in cotone bianco corto monopetto come esempio di massima eleganza.

Il 1900

Contemporaneamente  dal 1920 il gilet entra timidamente nel guardaroba femminile, con l’apparizione di COCO CHANEL che rivoluziona la moda femminile.
Il gilet diventa  un indumento  di stile androgino  abbinato pantaloni e a tailleur; diventando un simbolo di eleganza e libertà, spesso abbinato a camice e cravatte di stile maschile come segno di emancipazione.

La storia del gilet rappresenta un  meraviglioso viaggio attraverso i secoli e  mutamenti sociali,  sottolineando  la sua capacità  di reinventarsi  e rimanere sempre attuale fino ai giorni nostri.

Sono decisamente parecchi  gli stili  che sono apparsi  negli anni:  il gilet  in bella vista indossato a pelle con shorts e stivaloni, oppure abbinato a bluse stile gitano, o in pelle con una cascata  di frange.

E progressivamente  con alternanze  di classe e non,  chi lo sceglie  più o meno lungo, in pelle o in cotone con o senza camicia .

Il gilet attuale Ed ora ri-eccolo approvato dallo street Style  ed anche dalle passerelle, per la stagione in corso. Vari stilisti lo propongono, con estro e fantasia, destrutturati, stretti in vita con delle mini cinture, indossati sotto a giacche  come dei top. Dall’eleganza discreta ad interpretazioni estrose: in pelle, in jeans, in lino, ed anche in broccato, un trionfo di sartoria e artigianalità.

Gilet aderente lunghezza  classica  monopetto scollatura a V , trasferimento della ripresa  in vita ed a scomparsa nella tasca, realizzata con listino

Considera questo: se dal 1660 ancora viene proposto e approvato, direi che è un capo che deve esistere in ogni guardaroba.

Tu possiedi un gilet ?  Cosa aspetti a realizzarne uno?

Allego qualche idea attuale.

1. Modello corto (stile bolero), monopetto con scollo a V il taglio verticale effetto bretella.
2. Modello lungo ai fianchi, doppio petto con scollatura ovale, taglio a fianchetto e tasche a profilo con pattina.
3. Modello un po’ maschile, lunghezza classica, appena sotto la vita,  con il davanti più lungo del dietro, monopetto, con  scollatura a V, trasferimento della ripresa in vita ed a scomparsa  nel taglio della tasca, realizzata con un profilo.

 

Rimango in trepida attesa delle informazioni sui tuoi desideri e sulle tue necessità per adeguare le prossime pubblicazioni !

A presto!

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