Trattamento dei tessuti – velluto
Trattamento dei tessuti- velluto: ha un aspetto raffinato ed elegante; è ritenuto un tessuto tra i più caldi, per effetto della sua tessitura
Trattamento dei tessuti-velluto: ha un aspetto raffinato ed elegante; è ritenuto un tessuto tra i più caldi, per effetto della sua tessitura e può essere prodotto con diversi tipi di fibre, naturali e sintetiche.
La densità e la lunghezza del pelo, può modificare il suo aspetto e far apparire il tessuto:molto fine, morbido e cascante, oppure più robusto e resistente, anche a seconda del materiale utilizzato.
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Conosciamo un pò questo pregiatissimo tessuto che viene impiegato per la realizzazione di abiti eleganti, ma non solo.
ll velluto di cotone:
Viene realizzato con una peluria di circa 3 mm, in diversi pesi e può assumere diversi aspetti in base anche al tipo di finissaggio applicato.
Velluto operato: per velluto operato si intende genericamente un qualsiasi velluto con decoro a opera; I disegni risultano rasi, mentre il rilievo è costituito dal contorno.
Viene realizzato anche a coste, che possono essere molto larghe o molto sottili, anche bombate oppure a doppia costa; in questo caso viene generalmente impiegato per la realizzazione di capi sportivi.
Il velluto di lana:
L’utilizzo della fibra di lana, eleva ulteriormente le caratteristiche del tessuto, aggiungendo allo stesso tempo una maggiore morbidezza, resistenza alle macchie e soprattutto un migliore isolamento termico.
Appare come un tessuto a pelo compatto resiliente, utilizzato prevalentemente nel settore arredamento.
Il velluto di seta:
Si presenta invece con una superficie più morbida e brillante definito Raso, noto già nel Rinascimento, quando veniva prodotto da operai specializzati (Veludieri).
Ancora oggi è ritenuto un velluto di pregio, piuttosto costoso; viene utilizzato per la realizzazione di abiti da sera o occasioni importanti.
Il velluto di viscosa:
Appare ancora più lucente, generalmente realizzato in colori molto accesi, proprio per evidenziare il suo aspetto brillante, molto spesso realizzato in mischia con la seta.
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Trattamento dei tessuti-velluto
Il velluto ancora in pezza deve essere conservato con il pelo verso l’interno e non deve essere riposto appoggiato; osservando nei negozi si nota che appare sempre avvolto in rotoli, oppure piegato (cimosa su cimosa ) ed appeso, ad esempio su un appendi abiti.
Ci sono velluti con il pelo verticale, in ordito ed altri con il pelo in trama noto come “il verso”.
Si raccomanda di utilizzare il velluto sempre nel verso (direzione) del pelo.
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Preparazione all’utilizzo sartoriale
Questo tipo di tessuto richiede parecchie cure, prima fra tutte: la sfumatura ( argomento trattato precedentemente, pubblicato su blog:“Trattamento tessuti”.
Per l’esecuzione di questa operazione “sfiorare” il tessuto dalla parte rovescia, con un ferro a vapore continuo, oppure, si suggerisce di rivolgersi ad una tintoria / pulitura a secco, dove tipicamente l’operazione viene eseguita con una pressa a vapore.
La sfumatura o vaporizzazione è necessaria per stabilizzare la dimensione del tessuto ed evitare dei restringimenti in fase di stiratura, durante l’esecuzione, o successivamente per i trattamenti di manutenzione.
Il verso del pelo
Il verso del pelo sul velluto liscio va tenuto preferibilmente verso l’alto, al contrario del verso dei tessuti pettinati, che tipicamente devono avere il pelo verso il basso .
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Aggiungo un ulteriore suggerimento per le stirature che appariranno necessarie in confezione
Ad evitare che durante la stiratura eseguita dal rovescio, si provochi l’ammaccamento del pelo , si suggerisce l’utilizzo dei tappetini di velluto metallici da posizionare sul piano da stiro a contatto con il diritto,
In alternativa si suggerisce l’utilizzo del telo specifico per stirare il velluto, da posizionare a contatto con il tessuto e stirare dalla parte del cotone. ( Utilizzare sempre il vapore e pressione con la mano, non posizionare il ferro a contatto).
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E da ultimo qualche suggerimento per la cucitura:
Soprattutto per i velluti di seta, utilizzare aghi e fili sottili per la cucitura a mano: filo da imbastire n. 60; in caso di irreperibilità utilizzare una gugliata di filo da ricamo mouliné con aghi n.10, mentre per la cucitura a macchina aghi n. 60 con filo 100 o 120. preferibilmente di seta.
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Cura del velluto:
La maggior parte dei velluti deve essere pulita a secco, solo una piccola parte di tessuti appositamente etichettati, possono essere lavati in lavatrice con un ciclo delicato a 30 gradi.
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Curiosità sulla tessitura:
Il velluto ha un potere isolante, per effetto della sua tessitura ed è ritenuto un tessuto tra i più caldi,
la densità e la lunghezza del pelo, può modificare il suo aspetto
Il pelo è costituito da un sistema di fili che sono incatenati nell’intreccio di ordito e trama e vengono tagliati perpendicolarmente al tessuto di base.
A seconda del sistema utilizzato per realizzare il pelo, si fa una distinzione tra velluto di trama e velluto di ordito.
Velluto d’ordito
Il pelo del velluto di ordito è creato da una ulteriore struttura di sottili fili metallici disposti a cerchio, sui quali durante la tessitura viene avvolto il filo di base; successivamente questi cerchi, vengono tagliati.
In alternativa, la tessitura si effettua con due tessuti posti in opposizione su un telaio, ed i fili scorrono tra i due strati mentre, contemporaneamente un coltello elicoidale li taglia al centro per separare i due strati di tessuto.
La distanza tra i due strati determina l’altezza del pelo; questa è la tecnica più comunemente utilizzata nell’industria.
Sia i velluti di ordito che di trama dispongono di nodi a V, W o doppio W, commercialmente, il velluto di trama è spesso conosciuto come velluto, mentre il velluto di ordito è denominato velour.
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