Macchie? Meglio non farle
Macchie? meglio non farle,ma all’occorrenza è bene conoscere le tecniche, i prodotti adatti e le operazioni preliminari al trattamento.
Macchie? meglio non farle,ma all’occorrenza è bene conoscere le tecniche, i prodotti adatti e le operazioni preliminari al trattamento.
Il suggerimento per eccellenza
Provvedere alla smacchiatura il più presto possibile è determinante; perché le macchie “fresche” sono eliminabili il più delle volte con una certa facilità (anche perché è più facile ricordare la provenienza).
Le macchie “vecchie” quando ormai sono penetrate nel tessuto, si compattano con le trame e l’eliminazione diventa quasi impossibile.
Iniziamo con apprendere le prime regole di base :
- Se l’indumento può essere lavato, fare attenzione alle fibre sintetiche per le quali è preferibile ricorrere agli appositi detersivi neutri, sciolti in acqua tiepida:
- Muovere l’indumento immerso, non strofinare e non strizzare, sciacquare in acqua fredda e stendere all’ombra, lontano da fonti di calore.
Indico alcuni dei detersivi per “delicati”, ma in commercio ce ne sono veramente tanti, per una scelta consapevole
– Cosa fare quando l’indumento macchiato non può essere lavato, neanche con i detersivi delicati?
-Quali smacchiatori usare?
Le varie indicazioni le vedremo in seguito, dapprima è importante conoscere le loro caratteristiche e controindicazioni
- Benzina: miscela con elevato potere sgrassante e smacchiante per il trattamento di differenti superfici e stoffe.
Questo prodotto, realizzato con materie prime selezionate a veloce evaporazione, ha uno straordinario potere solvente che consente di pulire con estrema facilità anche le macchie più resistenti.
Grazie alla sua formula ed alla qualità delle materie prime utilizzate, la miscela è stabile e non si deteriora.
Per smacchiare: usare un panno imbevuto di Benzina Avio direttamente sul materiale da trattare e poi lasciare evaporare.
Importante: è consigliabile effettuare una prova preliminare, su un lembo nascosto, prima di ogni utilizzo definitivo del prodotto, nel rispetto delle norme e delle corrette pratiche lavorative.
Non disperdere la soluzione o il contenitore nell’ambiente.
-
Etere etilico:
L’etere dietilico, altrimenti noto come etere etilico, dietiletere o etossietano è il più comune degli eteri alifatici. (In chimica organica si definiscono composti alifaticii composti organici che non fanno parte della classe composti aromatici).
A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore, molto mobile, dall’odore caratteristico, detto etereo per antonomasia.
-
Trielina
Il tricloroetilene, noto anche col nome commerciale di trielina, la quale è una “vecchia” conoscenza, perché la usavano le nostre nonne.
Ma… non è sicuramente da prendere con leggerezza, in quanto è una delle sostanze più tossiche mai inventate dall’uomo.
Generalmente viene assorbito attraverso via respiratoria, o cutanea.
Solo accidentalmente è assorbito per ingestione, generalmente perché viene scambiato per acqua, o per altri liquidi.
Sono dei tradizionali smacchiatori, ma sono infiammabili, pertanto vanno utilizzati in prossimità di una finestra socchiusa e tenuti lontano da fonti di calore. Se ingeriti possono portare conseguenze molto gravi, controllare sulla confezione il simbolo.
Xn è il simbolo convenzionale identificativo della sostanza nociva con il quale vengono identificate tutte le sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono implicare rischi per la salute, di gravità variabile, e raramente la morte.
Simbolo convenzionale che identifica le sostanze con bassa tossicità acuta.
Simbolo convenzionale identificativo delle sostanze nocive per la salute.
– Nel dubbio sull’origine della macchia o sul tipo di tessuto è sempre preferibile ricorrere alla tintoria!
Macchie meglio non farle, ma all’occorrenza… apprendiamo
– Macchie meglio non farle, ma all’occorrenza… apprendiamo le regole preliminari al trattamento delle macchie:
- Volendo trattare in autonomia una macchia di cui non si conosce bene la natura, si deve procedere con esperimenti in punti invisibili del capo (sui margini di cucitura interni o sull’orlo), in modo che eventuali danni rimangano contenuti in zone senza importanza
– Tecnica da utilizzare per procedere alla smacchiatura:
- E’ importante che la smacchiatura venga affrontata sempre dalla periferia della macchia verso il centro, mai il contrario.
- prima di procedere alla smacchiatura il capo d’abbigliamento dovrà essere accuratamente spazzolato dal diritto e dal rovescio
- Stabilita con sicurezza l’origine della macchia, si procede con cautela
- La smacchiatura necessita di un cuscinetto assorbente, composto da: un dischetto di gommapiuma uno di mollettone e dischetti detergenti da strucco, con delle pezzuole di cotone intercambiabili, oppure della carta assorbente su cui posare la parte macchiata.
– Lavorare preferibilmente sul rovescio del tessuto, soprattutto per i tessuti pelosi.
- L’operazione può essere compiuta con un tampone, composto come il tampone di base e da un dischetto da strucco oppure un batuffolo di cotone avvolto in una pezzuola, che una volta imbrattati verranno rinnovati.
- E’ importante procedere tamponando anziché sfregando, dall’esterno verso l’interno della macchia.
- Anche per i tessuti colorati si deve procedere con tamponatura per non rischiare di confondere le trame colorate
- E’ opportuno sapere che per avere i migliori risultati è necessario smacchiare la lana, utilizzando un panno di lana e la seta con un panno di seta.
- Ed inoltre: Procedere sul tessuto chiaro con un panno chiaro e su un tessuto scuro con un panno scuro.
– Evitare gli aloni
- Non usare troppo solvente, meglio ripetere più volte una tamponatura con un solvente leggero, piuttosto che usarne uno troppo forte, irrimediabilmente.
- Al contatto con il solvente, la macchia si scioglie, ma non si volatilizza; pertanto, anche quando è scomparsa si procede a tamponare leggermente (con tampone e supporto asciutti e puliti), finché il tessuto non appaia completamente asciutto.
– In caso di aloni persistenti
- Per eliminare degli aloni particolarmente persistenti, si suggerisce di intridere con la benzina un po’ di fecola di patate e con questo impasto sfregare delicatamente l’alone.
- Lasciar seccare e di seguito spazzolare per bene.
– Tutte queste premesse sono indispensabili per prevenire danni maggiori, rispetto alla macchia da trattare!
Ti aspetto alla prossima per suggerirti le tecniche di smacchiatura su ogni singola macchia… ma se hai dei dubbi, scrivimi a info@scuolaminiussi.it !
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14 Comments
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Elisabetta Miniussi
Le premesse citate sono piuttosto ricche di suggerimenti in generale che vengono adottati per qualsiasi tipo di macchia e occupano alcune pagine , pertanto, per chi non ha letto la parte introduttiva all’argomento contenente le istruzioni di base,all’inizio di ogni pubblicazione rimando all’introduzione per sollecitare l’apprendimento degli accorgimenti basilari. Ringrazio per l’attenzione
Elisabetta Miniussi
Macchie, meglio non farle , ma all’occorrenza , è il titiolo diuna pubblicazione contenente tutti i suggerimenti preliminari per entrare nel mondo della smacchiatura con delle conoscenze basiche.Le premesse citate sono piuttosto ricche di suggerimenti in generale . pertanto sconigliata la ripetizione su ogni argomento. La persona interessata se non conosce la materia prima di trattare la SUA macchia è bene che legga la Premessa.
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